a. La mostra
Il periodo iniziale si identifica nel ciclo delle “geologie”, costituito da immagini stratificate, sezioni materiche, strutture sismiche.
La fase successiva pone in evidenza un diverso trattamento del tema paesaggistico con vedute luminose e lievi – acquerelli, chine e matite su carta-, spazi aerei che l’artista concepisce come orizzonti immaginari, memorie di alfabeti, tracce di antiche scritture.
L’esplorazione di nuove morfologie paesaggistiche si avverte in un consistente gruppo di opere che, dopo aver rappresentato lo scenario dei colli marchigiani, va progressivamente esplorando i dettagli della natura, i segni e i solchi delle terre.
La stagione più recente di Pericoli individua nuove profondità del paesaggio, con continui rinnovamenti dell’esperienza pittorica
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